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TARI 2021: ecco quali sono le agevolazioni per le P.IVA
Sono in arrivo le nuove agevolazioni tari per le partite IVA, inserite nella bozza del Decreto Sostegni bis che stanzia circa 600 milioni di euro dedicati esclusivamente alla riduzione della tassa rifiuti a favore di tutte le imprese colpite dalla crisi economica. Quanto previsto dalla bozza del D.L. Sostegni bis, i comuni possono utilizzare anche i fondi propri per rinforzare gli sconti previsti dal decreto.
Il testo definitivo del decreto è atteso nella prossima settimana. I titolari di P.IVA possono accedere alla z con il fine di coprire i costi sostenuti durante le chiusure obbligatorie previste nel 2020 e a causa delle numerose restrizioni che hanno causato una perdita di prodotti del 70% circa. In questo articolo vedremo nel dettaglio come funziona la riduzione Tari 2021.
Tari 2021 agevolazioni per p.IVA: ecco quali sono le novità in arrivo
La riduzione della Tari è riconosciuta, alle partite Iva maggiormente interessate dalle numerose restrizioni attuate fino ad oggi e dai lockdown. Questa nuova agevolazione ha lo scopo di rendere più leggero il peso fiscale su tutte le imprese italiane e quello di attenuare l’impatto della crisi finanziaria causata dal Covid-19.
Ai comuni spetta il compito di stabilire nel dettaglio chi può accedere alla riduzione della tassa rifiuti e possono dare il via alle imprese dopo la ripartizione dei fondi stanziati. I comuni, inoltre, possono definire requisiti e modalità di accesso alle agevolazioni della Tari 2021.
Nella bozza è anche specificato che in nessun caso il comune potrà scaricare il prezzo delle agevolazioni comunali concesse alle p.IVA sul resto degli utenti che usufruiscono del servizio rifiuti. In caso contrario, queste azioni potranno essere denunciate alle apposite sedi.
Come eseguire la domanda riduzione Tari
La domanda per la riduzione Tari si potrà effettuare telematicamente e il Decreto Sostegni bis concede un ampio margine di gestione ai comuni, nel rispetto delle regole fissate su base nazionale.
La bozza del decreto stabilisce che, riguardo alla domanda per l’accesso alle agevolazioni, i comuni devono attenersi ai criteri di semplificazione procedurale e quindi l’invio delle domande avverrà in modalità telematica.
*Articolo in aggiornamento in attesa del testo ufficiale del Decreto Sostegni bis