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Attualità
Stefania Spoltore
31/07/2020

PMI Bonus 30% sui pagamenti elettronici: come funziona


Dal 1° Luglio 2020,  tutti gli esercenti possono richiedere il credito d'imposta per i pagamenti elettronici, un ulteriore incentivo per le imprese che vogliono avviare una trasformazione digitale e favorire i metodi di pagamento digitali, tracciabili ed innovativi.

Il Governo Italiano, infatti, incita sempre di più gli esercenti a facilitare ai consumatori l’utilizzo della carta, il contactless o altri metodi di pagamento digitali. Il bonus introdotto il 1° Luglio è stato e sarà importante per gli esercenti, perché permette di recuperare il 30% delle commissioni e delle spese fisse di ogni pagamento effettuato.

In questo articolo vedremo in cosa consiste il bonus del 30% sui pagamenti elettronici e come richiederlo.




Bonus 30% sui pagamenti elettronici: in cosa consiste e come richiederlo


Il credito d’imposta messo a disposizione dallo Stato rappresenta un incentivo pari al 30% delle commissioni sulle operazioni di credito, di debito o effettuate sulle carte prepagate.

Questo bonus è valido per tutti coloro che svolgono attività d’impresa, arti o professioni e che hanno raggiunto ricavi o compensi non superiori ai 400mila euro, nell’anno precedente.

Bonus pagamenti elettronici: come richiederlo

L’Agenzia delle Entrate, il 22 giugno 2020, ha pubblicato le specifiche tecniche per richiedere l’agevolazione. Il credito d’imposta per i pagamenti elettronici può essere richiesto nel seguente modo:
 

  • in compensazione, tramite modello F24, a partire dal mese successivo a quello della transazione;
  • se sono specificate il numero di transazioni effettuate nel periodo di riferimento e gli importi delle commissioni e dei costi fissi da parte delle aziende fornitrici del POS;
  • se l’azienda comunica e trasmette le comunicazioni all’Agenzia delle Entrate ogni 20 del mese successivo alla transizione.

Il bonus deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi nell’anno in cui è stato utilizzato, non viene conteggiato nella formazione del reddito e nelle relative imposte. Inoltre, il credito d’imposta è riconosciuto nei limiti del Regime De Minimis.

Scopri anche come funziona il credito d'imposta formazione 4.0

Pagamenti elettronici: tetto delle transizioni fissato a 2mila euro e sanzioni



Sempre dal 1° Luglio 2020, è stata introdotta un’altra novità legata ai pagamenti elettronici: il tetto massimo delle transizioni è fissato a 2 mila euro, mille euro in meno rispetto ai precedenti 3mila euro. Regola valida per qualsiasi transazione sia in euro che in altre valute, effettuata tra persona fisiche o giuridiche.

A partire dal 2022, invece, il tetto massimo delle transizioni scenderà ulteriormente e sarà di mille euro.

Dal 1° Luglio 2021, invece, gli esercenti che non saranno dotati di un POS o strumenti di pagamento simili, andranno incontro ad una sanzione di 30 euro, più il 4% della transazione non accettata.

La penale avviene esclusivamente nel caso in cui il cliente sporge denuncia per la mancanza di strumenti di pagamento tracciabili e solo dopo la verifica degli appositi organi di controllo.