Attualità
Le nuove aliquote contributive per gli iscritti alla gestione separata
Il 5 febbraio 2021, l’INPS ha pubblicato la Circolare n.12 del 05/02/2021 in cui comunica le aliquote IVA, il valore minimale e massimale del reddito erogato per il calcolo dei contributi dovuti nel 2021 dagli iscritti alla Gestione Separata.
Questa circolare, fissa le nuove aliquote contributive, previdenziali e assicurative dovute da collaboratori e liberi professionisti, differenziando le aliquote per soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie e soggetti titolari di pensioni o di altre tutele pensionistiche obbligatorie. Nella circolare, sono anche specificate le percentuali di ripartizioni dell’onere contributivo.
Aliquote contributive 2021 per gli iscritti alla gestione separata
La circolare introduce una novità nel calcolo dei contributi dei professionisti e dei lavoratori autonomi: si tratta dell’aliquota ISCRO, la cassa integrazione per le partite IVA, che sarà pari allo 0,26% per il 2021 e pari allo 0,51% per il 2022 e 2023. L’aliquota per il calcolo dei contributi INPS dovuti dai professionisti iscritti alla Gestione Separata sale, quindi, al 25,98%.
Le aliquote IVA da applicare per l’anno 2021 agli iscritti alla Gestione Separata Inps si suddividono nel seguente modo:
Collaboratori e figure assimilate
L’aliquota dei contributi INPS dovuti da collaboratori e figure assimilate, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata, è pari al 33%. A questo calcolo, si aggiungono le seguenti aliquote IVA:
0,50%, utile per il finanziamento dell’onere derivante dalla estensione della tutela relativa alla maternità, agli assegni per il nucleo familiare e alla malattia, anche in caso di non degenza ospedaliera;
0,22%, disposta dall’articolo 7 del decreto ministeriale 12 luglio 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 247 del 23 ottobre 2007;
0,51%, disposta dalla legge 22 maggio 2017, n. 81[2], recante “Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi di lavoro subordinato”.
Professionisti
L’aumento dei contributi dovuti alla Gestione separata INPS per il 2021, dovuta all’introduzione dell’ISCRO, è a carico dei titolari di partita IVA che esercitano l’attività abituale di lavoro autonomo, iscritti alla Gestione separata e non assicurati ad altre gestioni previdenziali né pensionati. Le aliquote dei contributi dovuti alla Gestione Separata da parte dei professionisti sono le seguenti:
aliquota contributiva per invalidità, vecchiaia e superstiti in misura pari al 25%;
aliquota contributiva aggiuntiva pari allo 0,72%, per la tutela relativa alla maternità, agli assegni per il nucleo familiare, alla degenza ospedaliera, alla malattia e al congedo parentale;
aliquota contributiva aggiuntiva per “ISCRO” pari allo 0,26% istituita dall’articolo 1, comma 398, della legge n. 178/2020.
aliquota pari al 24% per i soggetti già pensionati o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie.
La circolare 12/2021 dell’Inps ricorda, che, come disposto dall’articolo 51 Tuir, le somme corrisposte entro il 12 del mese di gennaio si considerano percepite nel periodo d’imposta precedente. Ciò significa che, il versamento dei contributi a favore dei collaboratori di cui all’art. 50, comma 1, lett. c-bis, i cui compensi sono assimilati a redditi di lavoro dipendente, è riferito alle prestazioni effettuate entro il 31 dicembre 2020 e prevedono l'applicazione delle aliquote contributive previste per l’anno d’imposta 2020.