Attualità
Crisi Ucraina: nuovi finanziamenti a fondo perduto per le imprese
Fino al 30 novembre 2022 è possibile fare richiesta per l’ottenimento dei nuovi contributi a fondo perduto per le imprese danneggiate dalla crisi ucraina. Le domande possono essere presentate tramite la piattaforma Invitalia.
Il Decreto attuativo è stato pubblicato in GU il 31 ottobre 2022 e ha dato il via libera ai nuovi contributi a fondo perduto per tutte le imprese danneggiate dal conflitto tra Russia e Ucraina, come stabilito nell’art. 18 del primo Decreto Aiuti.
Per scoprire maggiori dettagli sui requisiti, le caratteristiche dei contributi a fondo perduto e sulle modalità di presentazione della domanda continua nei prossimi paragrafi.
Crisi Ucraina: contributi a fondo perduto per le imprese colpite dal conflitto
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha stanziato 120 milioni di euro per rendere operativa la misura prevista dal primo Decreto Aiuti (Comma 5), comunemente chiamato anche Decreto Ucraina.
Ogni impresa che soddisfa i requisiti richiesti può fare domanda telematicamente entro le ore 12:00 del 30 novembre.
I contributi a fondo perduto sono stati appositamente pensati per tutte le imprese italiane che hanno subito gravi perdite economiche a causa della guerra in Ucraina che, ricordiamo, ha provocato numerosi rallentamenti sulle catene di approvvigionamento con l’aumento dei costi delle materie prime, ma anche l’interruzione di progetti e contratti già in essere.
Sono ammesse tutte le imprese con sede operativa o legale in Italia che, negli ultimi due bilanci, vantano di un fatturato pari o superiore al 20% collegato a operazioni commerciali in Ucraina, Russia e Bielorussia. Un altro requisito fondamentale è la perdita di almeno il 30% di fatturato rispetto all’analogo periodo del 2019.
Come funzionano i contributi a fondo perduto
L’articolo 18 del DL 50/2022 stabilisce i requisiti e i parametri per la quantificazione dell’indennizzo. Le imprese possono accedere ad un contributo a fondo perduto di un importo massimo pari a 400.000 euro.
L’importo viene calcolato applicando un’aliquota pari alla differenza tra i ricavi medi relativi all’ultimo trimestre e l’ammontare dei ricavi riferiti al trimestre corrispondente del 2019, ovvero:
Il 60% per i soggetti con ricavi fino a 5 milioni di euro nel 2019;
Il 40% per i soggetti con ricavi fino a 50 milioni di euro nel 2019.
Ricordiamo che per le startup il periodo di riferimento da considerare è il 2021.
Contributi a fondo perduto Crisi Ucraina: istruzioni per l’invio della domanda
Il rappresentante legale dell’impresa richiedente deve accedere nella piattaforma Invitalia, tramite SPID, CNS o CIE, per inviare la richiesta dei contributi a fondo perduto.
Prima di procedere, però, è essenziale verificare l’eventuale aggiornamento dei dati presso il registro delle imprese e il possesso di tutti i requisiti richiesti dal Decreto attuativo.
In fase di domanda bisognerà inserire anche le informazioni che indicano l’importo del contributo richiesto, l’IBAN dove accreditare l’indennità e la dichiarazione di non aver superato il limite massimo di aiuti consentito dal quadro temporaneo UE.
Per ulteriori delucidazioni a riguardo è possibile consultare il portale ufficiale del MiSe, oppure, è possibile accedere al portale Invitalia.