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Attualità
Scontrini elettronici: cosa cambia a parrtire dal 2026
Gli scontrini elettronici rappresentano uno dei cambiamenti più significativi avvenuti negli ultimi anni in ambito fiscale, per commercianti, professionisti e piccole imprese. Ma questi cambiamenti sono in costante sviluppo, infatti entro il 2026, sono previste ulteriori novità che renderanno il processo ancora più trasparente e conforme alle normative europee. Vediamo insieme cosa aspettarci.
Secondo le recenti normative disposte dalla nuova Legge di Bilancio, entro il 2026 entreranno in vigore ulteriori regole che modificheranno significativamente la gestione degli scontrini elettronici e che mirano a rafforzare la lotta all'evasione fiscale e a semplificare i processi contabili.
Scontrini elettronici: ecco come adeguarsi entro il 2026
Il 1° gennaio 2026 ci sarà l’integrazione obbligatoria tra POS e registratori telematici. Cosa significa? Sarà obbligatorio il collegamento tecnico tra i dispositivi di pagamento elettronico (POS) e i registratori telematici. Questa integrazione garantirà che ogni transazione effettuata tramite POS sia automaticamente registrata e trasmessa all'Agenzia delle Entrate, assicurando l'inalterabilità e la sicurezza dei dati.
Per affrontare al meglio queste novità, è consigliabile:
Verificare la compatibilità dei dispositivi attuali: assicurati che i registratori telematici e i POS in uso possano essere integrati secondo le nuove normative.
Aggiornare o sostituire gli strumenti obsoleti: se necessario, investi in dispositivi moderni che garantiscano l'inalterabilità e la sicurezza dei dati.
Formarsi sulle nuove procedure: partecipa a corsi di aggiornamento o consulta professionisti del settore per comprendere appieno le implicazioni delle nuove normative.
Approfondimenti e obiettivi della nuova normativa
Secondo la nuova Legge di Bilancio 2025, il registratore potrà memorizzare le informazioni di tutte le transazioni elettroniche, ma non potrà memorizzare i dati sensibili dei clienti. Il dispositivo invierà all’Agenzia delle Entrate solo l’importo complessivo dei pagamenti elettronici giornalieri (indipendentemente dalla registrazione dei corrispettivi).
La nuova legge prevede sanzioni pecuniarie, la sospensione della licenza e dell’autorizzazione all’esercizio in caso di:
Mancata integrazione e collegamento tra hardware e software, ovvero tra il POS e lo strumento mediante il quale si accettano, si registrano e si memorizzano i pagamenti elettronici.
Mancata trasmissione e memorizzazione dei pagamenti elettronici.
Nello specifico, per l’omessa o tardiva trasmissione dei corrispettivi giornalieri (inclusa la trasmissione con dati incompleti o non veritieri), si applica la sanzione amministrativa pari a 100 euro per ciascuna trasmissione. Il limite massimo di sanzioni è di 1.000 euro per trimestre.
Per l’omessa installazione degli strumenti di emissione dello scontrino fiscale o mancato collegamento tra strumenti hardware e software, la sanzione amministrativa va dai 1.000 ai 4.000 euro.
Per maggiori informazioni consulta il testo: Legge del 30.12.2024 n. 207
Conclusione
Per piccole imprese, commercianti e professionisti, adeguarsi tempestivamente a queste novità sarà fondamentale per garantire la conformità alle normative e sfruttare al meglio le opportunità offerte dalla digitalizzazione.