Fatturazione elettronica
Come funziona la marca da bollo telematica
La marca da bollo è applicata da anni su fatture e altre tipologie di documenti, in particolare dai liberi professionisti e coloro che emettono ritenute d’acconto. L’emissione telematica dei documenti ha fatto sì che anche la marca da bollo divenne telematica e può essere applicata semplicemente grazie ai software gestionali.
La marca da bollo rappresenta un certificato di pagamento dell’imposto di bollo, che può variare a seconda del documento da certificare e della disposizione di legge. Prima della digitalizzazione dei documenti, era uso comune acquistare una marca da bollo da 2, 6 o 12 euro presso i tabacchini.
In questo articolo vedremo come acquistare una marca da bollo digitale e quando utilizzarla, ma anche come introdurla nelle fatture elettroniche con il software gestionale Winfatt in pochi e semplici click.
Come funziona la marca da bollo telematica
La marca da bollo telematica non ha una scadenza, a differenza delle tradizionali, perché non rappresenta un certificato di contrassegno ma un versamento da effettuare direttamente all’Agenzia delle Entrate mediante il modello F24.
Sin dal 2015 è possibile acquistare una marca da bollo digitale per documenti diretti alla Pubblica Amministrazione e per Fatture Elettroniche.
Le fatture esenti IVA e di importo maggiore di 77,47 euro richiedono l’applicazione di una marca da bollo da 2 euro. Per assolvere l’imposta di bollo telematicamente bisogna compilare e presentare, entro il 31 gennaio successivo all’anno di imposta, una dichiarazione consuntiva in cui si riporta l’elenco dei documenti fiscali emessi nell’anno solare precedente su cui è necessario applicare la marca da bollo digitale.
Il pagamento della marca da bollo digitale
Il pagamento della marca da bollo digitale richiede l’utilizzo del modello F24 (o modello F24 enti pubblici) e l’inserimento dei seguenti codici tributo:
2505 per il pagamento delle rate;
2506 per il pagamento dell’acconto;
2507 per il pagamento delle sanzioni;
2508 per il pagamento degli interessi.
Imposta di bollo 2022 su fatture elettroniche: le novità
La soglia dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche che permette di rinviare il pagamento ai trimestri successivi sale a 5.000 euro (rispetto agli attuali 250 euro). La novità è stata introdotta dal Governo il 15 giugno 2022 con il Decreto Semplificazioni.
Il rinvio può essere effettuato solo per il primo e il secondo trimestre dell’anno e la normativa sarà attiva dal 2023. A partire dal primo trimestre del 2023, quindi, le nuove scadenze per il pagamento dell’imposta di bollo digitale sono:
I trimestre: 31 maggio (per chi supera i 5mila euro) e 30 settembre (per chi non li supera);
II trimestre: 30 settembre (per chi supera i 5mila euro) e 30 novembre (per chi non li supera);
III trimestre: 30 novembre;
IV trimestre: 28 febbraio dell’anno successivo.
Come inserire la marca da bollo sulle fatture elettroniche con Winfatt
Il software gestionale Winfatt permette di creare le fatture elettroniche in pochi click e di inserire la marca da bollo in modo rapido e veloce. Ecco come:
L'inserimento del bollo in fattura viene eseguito in diverse modalità, in base alla tipologia di fattura che si sta emettendo. Se il bollo non viene addebitato al cliente bisogna valorizzare l’apposito campo relativo al bollo, come l’immagine riportata qui di seguito.
Se si desidera addebitare l'importo del bollo al cliente, invece, bisogna inserire anche la dicitura apposita nel documento, come riporta la seguente immagine.