I nuovi fondi MISE sono finalizzati al supporto economico per i progetti delle imprese che rientrano tra gli accordi per l’innovazione, permettendo così alle PMI italiane che soddisfano i requisiti di poter accedere ai fondi per la realizzazione dei progetti, già a partire dalla fine del 2022.

In questo articolo vedremo nel dettaglio come funziona il fondo MISE per la ricerca e lo sviluppo industriale e quali sono le novità a riguardo.

Nuovi fondi MISE per ricerca e sviluppo industriale

Fino ad oggi, in base a quanto reso noto dal MISE, con il primo sportello di finanziamenti le domande presentate dalle imprese italiane sono state 340, per un ammontare complessivo di agevolazioni richieste pari a 1,5 miliardi di euro.

A causa del grande interesse manifestato per questi fondi, da parte delle imprese, diverse sono state le regioni che hanno chiuso lo sportello online per il raggiungimento massimo delle agevolazioni concedibili. Per questo motivo, il MISE ha scelto di attivare un nuovo sportello per concedere ulteriori incentivi alle imprese ed agevolare il cambiamento innovativo dell’imprenditoria italiana. 

I dati riportati online mostrano che il 57% delle domande presentate riguardano progetti d’investimento da realizzare nelle regioni del centro-nord, il 25% sono domande per progetti multiregionali e il 18% delle domande riguardano progetti nei territori del mezzogiorno. 

Anche per questi nuovi fondi, sono ammesse le imprese che esercitano attività industriali, artigiane, agroindustriali o di servizi all’industria e attività di ricerca, con almeno due  bilanci appovati. Non contano le dimensioni dell’impresa.

Progetti ammessi

I progetti ammessi ai fondi per ricerca e sviluppo industriale del MISE dovranno riguardare, appunto, attività di ricerca industriale e di sviluppo finalizzate alla realizzazione di nuovi processi, servizi o prodotti. In alternativa, sono ammessi progetti per il miglioramento di quelli già esistenti, attraverso lo sviluppo di tecnologie abilitanti fondamentali (KETs).

Le spese ammissibili devono riguardare:

• Personale dipendente, i collaboratori, i tecnici titolari di assegno di ricerca, i ricercatori ed ogni altro collaboratore ausiliario coinvolto nel progetto;

• Strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione da utilizzare per il progetto di ricerca; 

• Servizi di consulenza e altri servizi da utilizzare per il progetto di ricerca;

• Spese generali calcolate con un forfait del 25% dei costi diretti ammessi dall'art. 35 del regolamento Ue n. 2021/695;

• Acquisto dei materiali utilizzati ai fini del progetto.

Il limite massimo delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale. Il finanziamento agevolato è concesso solo alle imprese nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili.