L’Agenzia delle Entrate ha fornito le istruzioni del caso con il provvedimento direttoriale del 1° giugno 2023 che mostra tutti i cambiamenti effettuati per far fronte alla proroga del bonus destinato alle imprese con sede operativa nel Centro e Sud Italia.

Tante le novità introdotte assieme alla proroga come la modifica del credito destinato alle strutture produttive delle zone economiche speciali (ZES) e delle zone logistiche semplificate (ZLS). Per approfondimenti continua a scorrere l’articolo!

Bonus Mezzogiorno 2023: il nuovo modello di comunicazione

Il Bonus Mezzogiorno riguarda tutti gli investimenti in beni strumentali effettuati dalle imprese a partire dal 1° gennaio dell’anno in corso, è stato ancora una volta oggetto di proroga e il modello di comunicazione sugli investimenti agevolati ha subito degli aggiornamenti che prevedono anche una serie di semplificazioni burocratiche.

Nel documento sono stati eliminate le sezioni con le annualità prestampate, sostituiti da un’unica sezione e un solo riquadro destinato agli investimenti effettuati nel 2023. 

Questa nuova versione del modello è stata pubblicata assieme alle istruzioni di compilazione ed è valida esclusivamente per gli investimenti effettuati a partire dal 1°gennaio dell’anno corrente. Per gli investimenti effettuati dal 2016 al 2022 è necessario trasmettere entro fine anno il vecchio modello.

Il nuovo modello di comunicazione per il Bonus Mezzogiorno può essere trasmesso sia da un intermediario che dall’impresa beneficiaria del bonus, tramite l’apposito software CIM23 dell’Agenzia delle Entrate, entro e non oltre il 31 dicembre 2024.

Beneficiari Bonus Mezzogiorno 2023

Possono usufruire del Bonus Mezzogiorno tutte quelle imprese che acquistano o effettuano leasing finanziari per beni strumentali come macchinari, impianti e attrezzature da destinare alle strutture operative situate nelle regioni del Centro, del Sud Italia e nelle Isole. 

Le regioni di riferimento sono le ZES, ZLS,  le zone assistite dell’Abruzzo, Puglia, Molise, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna.